Come pagare l’affitto
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto importanti novità per quanto riguarda il pagamento degli affitti.
Il provvedimento ha ampliato il limite dei pagamenti in contanti a 3000 euro (1000 euro fino al 31 dicembre 2015), e abrogato la norma che prevedeva il divieto dei pagamenti in contanti per i canoni di locazione di qualsiasi importo, per le unità abitative.
Dal 1° gennaio 2016 è pertanto possibile pagare i canoni di affitto sopra i 999,99 euro in contanti, senza bisogno di ricorrere a strumenti tracciabili come il bonifico o l’assegno. Sopra la soglia dei 3000 euro bisognerà invece ricorrere obbligatoriamente a metodi di pagamento con tracciabilità (assegni non trasferibili, bonifici e carte di credito).
Un’eccezione è prevista nel caso del versamento di più mensilità arretrate in un’unica soluzione: in questo caso il proprietario dovrà emettere una ricevuta per ogni mensilità ma l’intera somma potrà essere saldata in contanti.
Gli inquilini di case in affitto o di immobili a uso commerciale possono versare al proprietario di casa, del negozio, dell’ufficio ecc. l’importo del canone mensile, oltre che in contanti anche con:
- assegno bancario non trasferibile;
- assegno circolare;
- assegno postale;
- canone di affitto pagato con Postepay o qualsiasi altra carta di credito ricaricabile;
- bonifico bancario o postale.
Per gli affitti stipulati con contratti di locazione con agenzie e intermediari, gli inquilini possono pagare anche con pagamenti elettronici come carta di credito e bancomat.
Al fine di documentare le transazioni avvenute tra proprietario e inquilino è necessario emettere delle ricevute, che attestino i pagamenti in contanti del canone di locazione.Attenzione!
Chi sceglie il pagamento in contanti dell’affitto oltre la soglia limite, è sottoposto alla normativa antiriciclaggio, che prevede una multa variabile dall’1 al 40% dell’importo trasferito, con eventuale e potenziale coinvolgimento di chi ha ricevuto ed accettato il contante sopra la soglia (in questo caso il padrone di casa o dell’immobile commerciale affittato). La sanzione minima pecuniaria non può essere inferiore a 3000 euro per gli importi pari o poco superiori a 1000 euro, per gli importi più elevati scatta l’aggravante ed una sanzione fino a 5 volte la minima.
Il deposito cauzionale
Il deposito cauzionale è un deposito in denaro che viene richiesto dal locatore in sede di stipula del contratto di locazione. L’obiettivo è tutelare i proprietari dai possibili danni alle case in affitto, metterli al riparo da eventuali mancati pagamenti degli ultimi mesi di locazione e, più in generale, da ogni possibile inadempimento da parte del locatario.
Nell’articolo 11 del codice civile, legge 392/78, si stabilisce che il deposito cauzionale può essere al massimo pari a tre mensilità di affitto (spese escluse).
Il suo ammontare deve essere inserito nel contratto di locazione, e restituito con gli interessi legali entro un massimo di 10 anni di tempo.Attenzione!
Spesso si confonde il deposito cauzionale con la caparra. La caparra è una somma di denaro, o bene, che una parte versa all’altra come anticipo della prestazione finale (caparra confirmatoria) o come corrispettivo del diritto di recesso (caparra penitenziale). È spesso il caso di somme versate temporaneamente all’agenzia immobiliare, o al locatore, come manifestazione d’interesse del futuro conduttore. La caparra deve essere poi restituita.
La fideiussione bancaria e assicurativa
I locatori, per evitare problemi sul pagamento dell’affitto o del deposito cauzionale, e per avere garanzia di importi più alti, possono richiedere al conduttore la garanzia della fideiussione.
Come funziona la fideiussione affitto: è una garanzia che la banca o compagnia di assicurazione concede a persone fisiche e società, per garantire i regolari pagamenti da parte del conduttore.
La fideiussione affitto può essere di due tipi:
- fideiussione bancaria: il conduttore richieda alla banca, la concessione di una garanzia che garantisca al locatore il regolare pagamento del canone d’affitto. In cambio il conduttore deve versare una percentuale di interessi alla banca, da calcolare in base al canone di locazione annuo. La fideiussione bancaria viene emessa a prima richiesta, ed il pagamento avviene in tempi brevi;
- fideiussione assicurativa affitto: la garanzia viene rilasciata dalla compagnia assicurativa o finanziaria, che pagano il dovuto solo dopo la sentenza di sfratto e quindi a conclusione dell’iter giudiziario, per liberare l’immobile dall’inquilino moroso.
Morosità incolpevole
La morosità incolpevole è una situazione di improvvisa impossibilità a provvedere al pagamento del canone affitto da parte del conduttore.
Le cause di morosità incolpevole possono essere:
- perdita del lavoro per licenziamento;
- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
- cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
- mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
- cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivante da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
- malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo, o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Lo Stato, in tali casi, prevede un contributo affitto che attinge alle risorse stanziate ogni anno dal Governo con la Legge di Stabilità, al Fondo Morosità incolpevole, istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tale Fondo opera solo nei Comuni ad alta tensione abitativa.
Dopo aver verificato che sussistano tutti i criteri per il contributo affitto, il Comune può concedere un contributo massimo di 8.000 euro. Per accedere al Fondo Morosità Incolpevole è necessario presentare domanda al Comune di Residenza.
Il Governo ha istituito anche un Fondo Nazionale Sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione, che si concretizza in una misura preventiva allo sfratto. Il Fondo è nazionale ma è gestito dai Comuni attraverso l’annuale emanazione di appositi bandi, specifica scadenza e modulo domanda.
1. COME TROVARE UNA CASA IN AFFITTO
– L’affitto tra privati
– Affidarsi ad un agente immobiliare
3. IL CONTRATTO DI LOCAZIONE
– Elementi del contratto di locazione
– Conduttore: quali documenti richiedere?
4. LA SCELTA DEL CONTRATTO
– Contratto a canone libero
– Contratto a canone concordato
– Contratto di locazione per studenti
– Contratto di locazione transitorio
– Contratti ad uso diverso da quello abitativo
– Altre tipologie contrattuali
5. CESSIONE, RISOLUZIONE E PROROGA
– La cessione del contratto di locazione
– La risoluzione del contratto di locazione
– La proroga del contratto di locazione
6. ASPETTI FISCALI
– Registrazione del contratto di locazione
– Imposta di registro sulle locazioni
– La cedolare secca
7. IL PAGAMENTO DELL’AFFITTO
– Come pagare l’affitto
– Il deposito cauzionale
– La fideiussione bancaria e assicurativa
– La morosità incolpevole
8. OBBLIGHI DEL CONDUTTORE E DEL LOCATORE
– Obblighi del conduttore
– Obblighi del locatore